Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/160

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Il contegno del nonno verso di lei, l’aver egli chiamato la figlia ad assistere Luca, la irritavano e la mortificavano; ma non per questo piangeva, bensì per un sentimento nuovo, che non sapeva definire, che non era rimorso di dare, oltre il resto, tanta pena alla madre, costretta a starsene lì nella capanna a vegliare un figlio altrui; e neppure pietà e schifo per quel sacco imbevuto del sangue di dolore di Luca, né pietà o raccapriccio per il gemito di lui quando ella lo aveva toccato con le sue mani; ma forse era un pianto di liberazione e di speranza, ed anche di gioia per aver trovato il modo di far mettere la medaglia al collo della sua vittima.


In breve Luca migliorò in modo veramente miracoloso.

Un giorno, d’improvviso, si sollevò da sé sul giaciglio, e guardò di qua, di là, attonito, come svegliandosi da un lungo sonno; poi sbadigliò. Aveva fame.