Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/171

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cia dei fantasmi dei suoi sogni. Poiché di questi sogni ella non riusciva ad afferrare la realtà, a sapere in che consistevano, che cosa volevano: e il suo tormento era appunto questo.

Adesso che Luca era quasi guarito, il nonno le permetteva di entrare nella capanna anche quando non c’era lui: il desiderio che i due giovani avessero una spiegazione lo induceva anzi a lasciarli soli: vigilava, però, e per paura dell’odio di Luca e di una sua possibile vendetta, aveva tolto dalla capanna le armi e persino i coltelli.

Ma ecco, dunque, Luca era pronto ad andarsene: meglio così; il tempo seppellirà le cose passate, i ragazzi diventeranno uomini, e poi vecchi, e giudicheranno ragionevolmente quelle cose passate.

All’alba si alzò; mise accanto a Luca l’involto della roba pulita che Francesca aveva portato di casa il giorno prima, e la tazza di corno colma di latte, poi andò ad aprire le mandrie.

Cominciava una giornata di una serenità fantastica; la luna pareva non volesse lasciare quel cielo illuminato dalla sua luce di sogno, mentre ad orien-