Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/199

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sinistra. Con voce mutata, un po’ rauca per la commozione, riprese:

— Né lui mi vuole, né io lo voglio. Io, del resto, ce l’ho già il fidanzato. Ma è lontano, e non so se tornerà mai: da tanto tempo non mi scrive: forse è morto. Però non importa; io l’amo sempre come se mi fosse vicino, e ne vedessi gli occhi: e lo aspetterò tutta la vita, se occorre, e anche se egli non tornerà e non ci vedremo più mai, ci sposeremo dopo morti: allora non ci lasceremo più per i secoli dei secoli.

Amen, — disse Maria Lia ridendo; ma era un riso serio, come attraversato da un brivido di dolore.

Anche Luca aveva voglia di sghignazzare e dire parole sporche; eppure le cose dette da Francesca gli destavano un misterioso turbamento nel cuore e nei sensi: non sapeva perché, ma gli sembrava ch’ella accennasse a lui. Perché? per burlarsene? Egli non sapeva: ma fosse anche per burla, desiderava ch’ella continuasse a parlare.

Ella continuò: pareva ripetesse una di quelle canzoni d’amore che si cantano al suono appassionato della fisarmonica, nelle sere di carnevale, quando