Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/27

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— Tu forse hai ragione. Io sono un buon cristiano, e per conto mio non ho che a lodarmi della sorte; ma ci sono cose che non si spiegano: per esempio, perché Gonaria, la più buona delle mie nipoti, dev’essere così disgraziata? Lei non ha mai fatto male a nessuno: da piccola amava le bestie come fossero cristiani, e piangeva quando portavo a casa gli agnelli sgozzati. Mai che ci abbia dato un dispiacere, mai che abbia risposto male a sua madre, e tanto meno a me. E non è a dire che abbia fatto un matrimonio d’interesse: no, si è sposata per amore, perché il marito era un bell’uomo, forte, coi denti che parevano di marmo. La sua disgrazia è ancora più grande per questo: ella ama il marito, e se lo vede lì davanti a soffrire, a morire un po’ per giorno, senza poterlo aiutare. Non ti lamentare, tu, quindi, se i tuoi parenti sono morti. La morte non è il peggiore dei guai: il dolore più grande è il veder soffrire o andar male le persone amate. Tu sei solo; sei giovane e sano; puoi aver fortuna. Sta allegro, dunque.

Come incoraggiato da queste parole di conforto, Luca cominciò a mostrarsi