Pagina:Deledda - Il vecchio e i fanciulli, Milano, Treves, 1929.djvu/52

Da Wikisource.

raccia del vino, in viaggio, e adesso ho un po’ di caldo. Sai che quel birbante del muflone è tornato all’ovile? — disse poi, con la voce già vaga di una sonnolenza febbrile, ma col cuore felice per la vicinanza di Luca. — Dimmi però la verità: non è scappato; sei tu che lo hai lasciato andare.

— No, no, è proprio scappato. Lo portavo in giro per fargli prendere un po’ d’aria, e m’è sgusciato di mano come un uccello. Come volete che lo mandassi via, dopo che mi era stato regalato da voi?

Il nonno non ci credeva, a queste belle parole; ma era contento che Luca mentisse per fargli piacere.

— Basta, adesso è là; quando ti vuoi divertire con lui te lo porto ancora.

— Verrò io, all’ovile.

— Tu? Sono anni, che fai questa promessa. A te piace meglio stare fra la polvere della piazza.

— Vedrete che verrò. Intanto state tranquillo. Devo chiamare il Dottore?

— A far che? Ad ammazzarmi? Se viene qui lo butto dalla loggia.

Ma quella sventata di Francesca aveva già consultato il Dottore, che alla