Pagina:Deledda - L'argine, Milano, Treves, 1934.djvu/248

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— Il sor Francesco non li ha veduti, perché sono smontati dietro la villa. Poi, a me che cosa me ne importa?

Si rabbuiò di nuovo; disse con rabbia:

— Io intanto ho perduto il borsellino: ci tenevo dentro trentasette lire: ma non è per il denaro che mi dispiace; è per il borsellino, che era un ricordo di mia madre. E dentro ci tenevo anche la medaglia con la Madonnina di Loreto, che preserva dai disastri delle automobili. Ma giuro che se lo vedo in mano a qualcuno, il mio borsellino, a questo qualcuno gli rompo la faccia.

— Abbiamo capito: te lo hanno rubato. Non hai sospetti?

Pierina aveva bene fondati sospetti; ma era troppo astuta, troppo legata di omertà coi suoi compagni di gite festive, per confessarsi alla sua padrona. E questa, a sua volta, sebbene avesse desiderio di interrogare la ragazza anche a proposito di quanto Elviruccia poteva sapere su Antioco, non parlò oltre: ma pensava con una certa irrisione anche verso sé stessa che prima di navigare verso la terra dei selvaggi e dei pagani, portandovi la luce della verità e le tavole delle leggi divine, c’era molto da fare ancora nelle civili metropoli fitte di cristiani battezzati e cresimati.