Pagina:Deledda - L'incendio nell'oliveto,1821.djvu/165

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— Dio me l’ha data e Dio me t ha ripresa, — egli disse commosso. — Aveva dieci anni più di me e mi ha fatto come da madre.

— E adesso tu farai come da padre a questa mocciolosa; e così sia.

— E così sia, padrona mia.

Stettero un momento in silenzio, come dopo una preghiera; poi lei domandò:

— Quando avresti intenzione di sposarla?

— Giacchè la cosa si ha da fare, si faccia: il mio frumento promette bene, e l’orzo anche. Io vorrei sposare la ragazza al tempo della raccolta: mi dice che sa mietere.

— Allora sarebbe in luglio: noi cercheremo allora un’altra serva. E, mi raccomando; non toccare la ragazza prima delle nozze: tanto potete aspettare, il tempo è così breve.

Egli fece un gesto vago, socchiudendo gli occhi.

— Speriamo che Dio ci assista.

— Stasera, — disse infine lei, — vengono qui a cena Stefano e suo padre: anche noi salderemo l’anello della catena.

Ebbene, accostati anche tu; mangerai un boccone con la tua ragazzina.

Mentre egli se ne andava, nè allegro