Pagina:Deledda - La danza della collana, 1924.djvu/119

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voci e ai richiami di un mondo di gioia e di bellezza che è oltre i confini della terra.

«Alcuni, nel desiderio di questo regno col quale ancora non esistono vie di comunicazione sicura, si smarriscono come bambini soli in una grande città o, peggio ancora, in un bosco. Fra gli altri c’è qui una donna che si aggira continuamente nella spiaggia e nei viali intorno al paese, una ex-cantante che ebbe qualche successo nei teatri di provincia, adesso pazza e nella più completa miseria. Qui certi suoi parenti poveri le dànno da mangiare e dormire; ella trascorre i giorni vagando, ma senza mai passare nelle strade del paese. Di tanto in tanto, quando crede di essere sentita, accenna un motivo o comincia una romanza; mai va oltre i primi versi o le prime note come abbia dimenticato il resto: e la sua voce di soprano assoluto è ancora fresca e potente.

«Un giorno io e Maria si stava in mare, sul mio sandalino, quando si sentì questa voce meravigliosa che veniva di terra, a tratti, come un profumo spinto ogni tanto