Pagina:Deledda - La vigna sul mare, 1930.djvu/179

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MEZZA GIORNATA DI LAVORO

Non sempre il povero batte invano alla porta del ricco. Con questa speranza il sor Checco si alzò alle sei del mattino, l’altro sabato, vigilia dell’antica Epifania.

Da cinque giorni egli non si nutriva che di erbe e di avanzi di pane dei suoi vicini di casa, più poveri di lui. Da cinque giorni pioveva a dirotto, e la Valle dell’Inferno giustificava il suo nome con la sinistra tristezza dei suoi rigagnoli fangosi e dei cespugli demoniaci impigliati fra le nuvole che gravavano sulle creste delle alture.

Non che al sor Checco importasse il paesaggio, il tempo, il colore del tempo: ma egli aveva freddo e fame nella sua capanna fatta di lastroni di latta, dove gli pareva di essere un’aringa dimenticata nel fondo limaccioso di una scatola; e aspettava che il tempo si placasse per andare in cerca di lavoro.

Lavorava a giornata negli orti e nei giardi-