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Seconda. 97

confonde, e piglia sospetto, desista di più chiamarlo e fatteli gran carezze lo rimandi in stalla per non impegnarlo la prima volta ad una difesa dichiarata; poichè troppo preme, che da principio non vi pigli apprensione.

Usando una tal sofferenza e piacevolezza, in breve tempo otterrà il suo intento. Ma all’opposto quando s’impegni d’indurlo al suo volere per via di castigo e di rigore, gli farà pigliare tale avvezione e ostinazione, che non sarà più possibile di superarla, come giornalmente lo danno a divedere nelle Cavallerizze anche i Cavalli più vecchi.

Vero però è, che la troppa condescendenza tal volta cagiona l’istesso inconveniente: onde è necessario, che quando lo Scozzone vede l’ostinazione, esamini da che ne viene l’origine, e se riconosce che ciò provenga da sospetto che gli offusca la mente, e lo confonde in forma, che più non è capace di capire ciò che da esso si vuole, continui, e raddoppi pure francamente in tal caso la sua sofferenza e condescendenza, sicuro di non pigliare sbaglio; ma quando sia assicurato, che il suo impegno dipenda da pura malizia, è duopo di venire al castigo per obbligarlo ad obbedire per forza

Difficilmente s’incontra nei Polledri di prima doma, difesa di pura malizia, se sono presi con piacevolezza, ma quando ciò non ostante segua, e che è d’uopo di mettere in opera il ca-


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