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Terzo: che alle azioni semplici e naturali, come sono quelle dei Cavalli da campagna, caccia, e guerra, può farsi la chiamata con la sola mano sinistra per mezzo delle redini della briglia, situate e divise in essa dal dito mignolo o anulare, e dal moto e appoggio della gamba, e dallo sprone in caso di castigo, perchè resti la mano destra libera per il maneggio delle armi.

Quarto: che alle azioni artificiali dei Cavalli di maneggio talor conviene far la chiamata con una mano sola, e talora con ambedue; Il passeggio, il galoppo, e raddoppio semplice, la scappata, la carriera, la corvetta, ed il salto ne’ Cavalli biscottati, può farsi con una mano sola, ma il galoppo, e raddoppio con finte e spesse, ed improvise mutazioni, che richiedono chiamate diverse, e talora una opposta all’altra, non possono essere eseguiti con quella giustezza e puntualità, che dà risalto all’azione senza l’opera dell’una e l’altra mano; i Cavalli difettosi d’anche che hanno bisogno d’ajuto, ed i giovani non anche assodati che pure hanno bisogno d’ajuto e di correzione, richiedono pure l’opera dell’una e l’altra mano.

Quinto: la chiamata allo spirito si fa col tocco di lingua, con la voce or piacevole e lusinghevole, or risentita e risoluta, ed or minacciante e severa: con il fischio della bacchetta, con la minaccia del castigo con la


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