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Terza. 205

medesima, e col castigo e della bacchettata e dello sprone, quando occorra raffrenare e correggere la malizia e l’ostinazione; purchè tutto sia regolato a seconda che richiede il bisogno, e avuto riguardo all’indole e natura sua, che non deve esser mai perduta di mira in nessuna occasione da chi non vuol sottoporsi a pigliare sbaglio.

Sesto: che non può essere eseguita a dovere e con la dovuta precisione nessuna chiamata, da chi non ha fatto acquisto prima della cognizione teorica, di come deve e può essere eseguita l’azione che si vuole esigere dal Cavallo, e di quali sieno le circostanze che costituiscono la perfezione sua; poichè da questa deve pigliar regola il Cavaliere per mettere in opera a dovere la mano, ed a seconda del bisogno.

Da tutto questo vien concluso che alla potenza motrice solo si aspetta l’esecuzione delle azioni, ed al Cavaliere di fare per mezzo della mano, della voce, e delle gambe, le chiamate necessarie che gli preferivano la maniera come devono essere eseguite.

Ed affinchè la potenza motrice possa secondare la chiamata, è d’uopo che l’arte abbia reso mansueto e docile lo spirito; ed abbia non solo dirozzata e promossa l’elasticità dei legamenti della macchina, di cui è stata dotata in essere dalla natura nel suo nascere, ma anche da-


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