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206 Parte

to l’essere a quella che solo ha sortito in potenza, e però ne ho indicato modo nella seconda parte.

E perchè il Cavaliere possa eseguire a dovere la chiamata necessaria, è d’uopo che abbia fatto acquisto della cognizione teorica di tutte le circostanze specifiche che concorrono nell’esecuzione delle azioni, e però nel Capitolo secondo della prima parte ho fatto l’analisi delle medesime.

Rilevasi di più da quanto si è detto, che perchè la mano possa prestarsi alla volontà del Cavaliere, necessaria è la fermezza in sella del medesimo Cavaliere, ed a quest’effetto nell’antecedente Capitolo di questa terza parte ho additato il modo di farne acquisto.

Onde non mi resta ora, che d’individuare quale sia la specifica chiamata, che richiede ciaschedun’azione in particolare.

Già si è detto che il Cavallo andando in diritto, essendo figura quadrilatere, forma con i piedi due linee eguali, e una più stretta dell’altra andando in volta, ed ogni piede forma la sua nelle linee laterali tutte quattro eguali in linea retta, e tutte quattro disuguali una più stretta dell’altra per scala in linea curva, e che l’azione deve essere sempre cominciata dal piede d’avanti, opposto a quella mano su cui deve esser eseguita e terminata, nell’azione del passo, trapasso, e trotto, dal piede di dietro re-


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