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216 Parte

condo, con sollevarsi in aria, allorchè il peso della macchina è del tutto affidato quelle d’avanti, e possano col portarsi in avanti col moto di restrizione ripigliar terra vicino alle medesime e darli compimento; la replica dell’istesse chiamate, è quella che obbliga la potenza motrice a continuare l’azione, fino che non segue l’arresto che li dà termine.

Nella carriera, quantunque eseguita con i piedi tanto d’avanti, che di dietro del pari, come nella corvetta, non ha parte alcuna la mano nella sua chiamata, poichè in essa la mano deve esser del tutto sciolta e libera, in forma che la potenza motrice sia in piena libertà di stendere la macchina, quanto la costruzione sua lo comporta, e di mettere in azione col maggiore sforzo possibile tutta quell’attività dei legamenti delle gambe di dietro e d’avanti, di cui sono state dotate dalla natura, incitata ed obbligata dalla voce del Cavaliere, risoluta e della maggior vivezza, coll’aggiunta bisognando del fischio della bacchetta, e della percossa della medesima, e degli sproni, segni tutti che sono l’unica chiamata che può farsi alla potenza motrice per esigere da ella l’esecuzione.

Rilevasi da questo che l’esecuzione della carriera non è appoggiata che alla disposizione ed indole naturale della macchina, dove non può aver parte alcuna l’arte; quindi è, che chi


ha