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234 Parte

la prima parte dev’essere eseguita sull’istessa mano, e la seconda sulla mano opposta; onde vien di conseguenza che nel punto del centro intersecato dalle due linee che formano la croce, deva seguire la mutazione, e non prima nè poi, perchè sia fatta in regola; e però reputasi per difettosa, quando segua in punto diverso.

E’ in libertà però del Cavaliere di dare principio all’esecuzione di questa figura, da quel punto che formano nel quadrato le linee sopraddette, che più li piace; questa figura non può servire, che ai Cavalli ch’eseguiscono le linee curve semplici, altra essendo quella, ch’è opportuna per quegli che eseguiscono le curve raddoppiate.

Questa ha principio e fine, retrocedendo nei respettivi punti, dove hanno termine le curve, che tagliano i due angoli dell’istessa parte del quadrato; ella vien formata dal Cavallo nella seguente maniera; eseguita la curva che taglia l’angolo sopraddetto, in vece di ripigliare la linea retta deve egli seguitare senza intermittenza la medesima curva, ma più sprolungata, con allontanarsi dalla pista della linea retta sopraddetta del quadrato, acquistando sempre terreno in avanti, per facilitare alla groppa la voltata, tanto che la sua testa possa vedere il punto in cui ebbe termine la prima curva eseguita, che tagliò l’angolo opposto dell’istes-


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