Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/273

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246 Parte

vallo, se non se per mezzo della briglia, viene di conseguenza, che se questa in vece di comunicare fedelmente alla medesima le più minute circostanze della chiamata, additateli dal vario impulso della mano del medesimo producesse un effetto diverso come seguirebbe se ella fosse troppo ardita, o troppo fiacca, e disadatta, e non correlativa e proporzionata al bisogno e qualità della bocca, e di tutto il restante della costruzione della macchina.

Chiaro è, che dovendo la potenza motrice eseguire alla cieca qualunque impulso della briglia, (poichè non ha facoltà d’indovinare l’intenzione del Cavaliere) non può a meno se questo non corrisponde alla volontà del Cavaliere, che resti delusa l’aspettativa sua in vece d’esigere l’ideata puntuale esecuzione del suo volere, appunto come segue ai sonatori quando l’istrumento non corrisponde all’impulso del fiato, o della mano, avvegnaché maestra: ed al pittore, ed allo scrivente, se il pennello o i colori sono disadatti, e la penna mal temperata, e così discorrendo di tutti i manufattori dei quali inutile è la perizia, se l’istrumenti loro sono difettosi, così mi trovo in obbligo di dover dare anche la necessaria contezza del come dev’essere la briglia, e quali siano gli effetti che producono le sue parti; e per maggior intelligenza di chi deve ordinarla, e del manufattore che deve eseguirla (dopo che averò


fatta