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266 Parte


V’è anche, chi racchiude diversi anelli in una certa macchinetta fatta in forma di cuore, aperta dalle parti laterali, perchè possano escire con facilità, accomodati dentro di essa in forma che portato via quello ch’è fuora d’essa pendente, immediatamente comparisca l’altro nell’istesso posto, ed allora chi ne porta via più, vince, e quando accada che due ne abbiano portati via in egual numero, chi ha fatto meglio punto ha la vittoria.

Del gioco delle Teste.

Nel giuoco delle teste, che sono di carta pesta, dipinta al naturale, si rappresentano tutti li spettacoli antichi sopradetti; la prima testa che si piglia con la lancia, figura il primo incontro eseguito lungo la vela, la seconda che si colpisce col dardo, e l’ultime due che una si getta a terra col fendente della spada, e l’altra con infilarla con la punta d’essa, portandola così in trionfo, figurano l’incontro a campo aperto, e la terza e quarta che si gettano a terra col colpo di pistola rappresentano al vero il duello a Cavallo con la pistola che fu introdotto dopo l’invenzione della polvere.

Mio sentimento però è, che il giuoco delle teste meriti più applauso, per il vantaggio, che apporta al Cavaliere, che per quello che possa, meritare la rappresentanza sopradetta; poichè non


può