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Terza. 279

vestirlo; due sono le maniere di far passar sopramano il dardo in mira del bersaglio, una è di girare la punta di sotto in su tra le dita come si è detto, e l’altra di girare intorno tra le medesime il calcio sopra la testa, tenendo sempre fermo il braccio, sì nell’una che nell’altra maniera.

Vi è chi cavata la pistola dalla fonda l’appoggia alla coscia per tirare su il cane con l’ajuto di essa, ma siccome questo modo può esser fallace e cagionare sconcerto, così meglio è di far ciò con l’aiuto della mano sinistra; la pistola pure, quando si va alla volta del bersaglio sia di galoppo o di fuga, deve esser tenuta con la bocca all’insu, e con lo scodellino un poco inclinato verso la canna, per evitare che la polvere non si versi, nell’aprirsi che fa quando deve pigliar fuoco, e ne scocchi il colpo con la mano alta nell’istessa situazione in cui si è visto che si tiene il dardo in questo tempo; essendo il colpo della pistola più di ogni altro fallace, però convien darli fuoco nella maggior vicinanza possibile, e sempre di sopra in giù, perchè il bersaglio è maggiore: avvertimento ch’è opportuno per i soldati, ma di poca conseguenza nel giuoco delle teste, che non ha per bersaglio che una sola delle medesime, all’opposto del soldato, che oltre la testa ha la persona tutta del nemico, ed il Cavallo.


E il