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ch’essa sostenuta in avanti; e siccome i piedi sinistri del medesimo Cavallo nell’istess’azione restano indietro, così anche la coscia e mano sinistra del Cavaliere resta senza sostegno, e a proporzione alquanto inclinante indietro, e da qui viene che la mano destra si trova in maggior forza di quello che si troverebbe, se la scappata fosse eseguita sulla mano opposta.

Ed essendo l’azione dei piedi nella scappata, del tutto uniforme a quella del galoppo, come si è dimostrato nella sua descrizione, però è d’uopo che sia eseguita sulla mano destra, sempre che la mano del Cavaliere deve prevalersi dell’arme, perchè stante il concerto dei piedi del Cavallo con la mano, possa la medesima essere più ferma e stabile, nell’atto del ferire, come si è detto.

In arbitrio è la disposizione, ed il numero delle teste, che devono servire di bersaglio a questo giuoco o sia spettacolo, ed è pure in arbitrio in occasione di feste, di mettere in azione uno o più Cavalieri che operino di concerto insieme; ma nelle scuole necessario è che un solo alla volta sia messo in opera, perchè possano esserli corretti gli errori.

E per dare ai giovani idea di come si mette in esecuzione questo giuoco di teste; si pongano due di queste sopra la vela, in adequata distanza che possa essere eseguita la corsa della lan-


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