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Terza. 283

cia, la quale richiede maggiore estensione di terreno dell’altre armi, perchè il Cavaliere possa aver tempo di far quell’aria che più li piace; nel posto istesso, dove si pone la testa per bersaglio della lancia vi si pone anche l’anello (quando la corsa deve essere indirizzata a questo) con la sola differenza che l’anello non deve essere da parte come la testa, ma deve essere situato in forma che venga a pendere in mezzo al cappello del Cavaliere, in altezza tale che possa passarvi sotto senza intopparlo, e questo si fa perchè l’anello non ha presa laterale, onde è forza, che formi il bersaglio in faccia.

La prima che resta più vicina al posto di dove il Cavaliere si deve partire per dar principio all’azione, sia quella del dardo, e la seconda quella della lancia; in faccia a questa dall’altra parte (in tal distanza dalla muraglia, se vi è, che il Cavallo possa farvi la scappata, affinchè i bersagli restino alla mano) vi si ponga quella della prima pistola, e nell’istessa linea quella della seconda, in faccia a quella del dardo; nel centro di questo quadrato si dia posto alla quinta che deve servire al fendente della spada; e si dia termine alla figura con la testa in terra, o sopra un panchetto per i principianti, in dirittura della quinta, e delle altre due teste che sono il bersaglio della lancia, e della prima pistola.


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