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Quarta. 313

pagna, unisce a questa pastura una gran praterìa che serve per raccogliervi il fieno, e per pastura dell’autunno, e nei tempi buoni anche di questa stagione alle Cavalle sopraddette.

L’altra parte più ridossata che resta in mezzo alla sopraddetta ed all’isola di Castagnolo, è destinata per il soggiorno delle Cavalle figliate, e però provista di maggiori comodi di tutte le altre. Questa pure ha una corona di macchia che la difende dal grecale e dagli altri venti settentrionali e marini, ed è corredata della solita valletta a mezzo giorno, il cui ridosso mantiene fresca l’erba e rende temperato il clima anche in questa stagione. Nel suo principio, v’è una polla d’acqua tiepida nell’inverno, e fresca nell’estate, che rinserrata da una muraglia scaturisce a guisa di fonte, e corre dentro un canale pure murato che serve d’abbeveratojo al bestiame: altra simile di maggior abbondanza d’acqua e in poca distanza dalla sua fine, oltre le solite piscine d’acqua piovana che sono nell’interno della pastura come si è detto di sopra.

Nel mezzo di questa parte, che viene ad essere il centro della pastura di Coltano, vi sono tutte le fabbriche per il bisogno del servizio.

V’è primieramente dalla parte di ponente un gran capannone di sei corsìe lunghe cento quattordici braccia, e larghe dieci braccia di vuoto,


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