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Quarta. 323

ducono i bovi da giogo, e da macello) la loro dimora nell’inverno, e nell’autunno è nella macchia, quando le Cavalle passano in Coltano, dove vi è l’abitazione dei custodi loro; la primavera, e l’estate la passano in Castagnolo, perchè possano pasturare il padule, che resterebbe inutile, quando non ci si mandassero; e non apportano così pregiudizio alcuno alla razza dei Cavalli, perchè la gioventù tenera che vi ha svernato, si manda in questo tempo in altra pastura migliore.

Nella medesima macchia vi sta anche tutto l’anno la razza de Camelli, senza dare incomodo alcuno all’altre, perchè questa non si pasce, che di pruni, e foglie d’alberi, come le capre, e qui pure vi è l’abitazione dei guardiani suoi.

In questa parte di S. Rossore vengono pure a passar l’inverno le Vacche mungane della cascina, e però vi sono le fabbriche per il suo bisogno, cioè l’abitazione del caciajo, e dei suoi garzoni e ajuti: un capannone con le sue mangiatoje sotto, e fienile sopra, le stanze ariose per il riposo e fermentazione del latte: quelle fornite di tutti gli attrezzi necessarj alla manipolazione del butirro, formaggio, e ricotta, e le altre per salare, custodire, e conservare il formaggio medesimo; in vicinanza di esse vi è una polla d’acqua murata per il bisogno della cascina; da questo luogo, che chiamasi la


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