Pagina:Dell'obbedienza del cavallo.pdf/388

Da Wikisource.

Quarta. 361


Portano le Cavalle undici mesi e giorni, chi più, chi meno, ma con poco svario, e sogliono perdere il latte circa quattro mesi prima del parto: onde quelle, che impregnano al primo di maggio figliano verso la metà d’Aprile, e perdano il latte nel principio o poco prima di Gennaro, ma ve n’è taluna sì fertile, che non lo perde mai.

Il secondo, riguarda la conservazione del feto che ha in corpo; questa richiede che il parto segua allorchè l’erba nuova, che comincia a nascere del mese di Febbraro e Marzo abbia perduta la facoltà purgativa che cagiona l’aborto, il che suol essere verso la metà d’Aprile: Ed il terzo la prosperità con la quale cresce il nascituro, che depende dall’essere il primo latte che piglia e la prima erba che mangia di sostanza, e di quella perfetta consistenza che promuove quel vigoroso e prospero aumento, che produce nel lattonzolo il compimento di quella perfezione che si desidera in esso, e ciò segue quando l’erba ha perduto la facoltà purgativa, come si è detto, perchè essendo il cibo di sostanza non può a meno, che il latte della madre sia della medesima qualità, e per conseguenza l’alimento del figlio ancora sia il più opportuno, ed il più adattato al suo bisogno.

Quindi è che il vero tempo di dare lo stallone alle Cavalle, si è dal principio del mese di Maggio fino a tutto Giugno, che così le nascite caderanno dalla metà di Aprile fino alla metà di Giugno.


Zz Che