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Quarta. 371

tare a mano, e restai assicurato che ciò seguiva anche con frutto, allor che viddi nascere due Mulette che ho di presente in stalla dalle Cavalle corsiere più grandi, e da questo potei stabilire con sicurezza il metodo qui sotto descritto, che non dubito che sia il migliore che possa tenersi, perch’è il più uniforme all’istinto di natura.

Devono gli Asini stalloni in tempo della monta tenersi separati gl’uni dagl’altri, e serrati in piccoli stanzini di poc’aria, ed oscuri, affinchè non si svaghino; devono anche questi esser messi al governo d’erba seminata nel mese d’Aprile per le ragioni addotte, e nel mese di Maggio, nel quale devono dar principio alla loro funzione, convien metterli ne’ sopraddetti stanzini al governo della medesima erba, e di quella che chiamasi scardiccione, ch’è pungente a guisa di pruno, a tutti cognita, che fa sopra gl’argini dei fossi, della quale essi sono molto amanti; e se si conosce che qualcheduno de’ medesimi abbia bisogno di maggior governo per mantenersi in forza, stante la natural sua complessione pigra e tarda, e più debole di quella del Cavallo, può aggiungersi a queste anche un’adattata porzione di semola e di biada.

In distanza dei sopraddetti stanzini vi siano due pali forti, e piantati stabilmente in terra, in poca distanza l’uno dall’altro per tenervi legata la Cavalla, e circa la metà d’essi vi sia una


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