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cendo; dopo gli enfiò il pisciorale e la pancia, e l’enfiagione andata serpeggiando per tutta la vita si andò a fermare nelle gambe d’avanti restando libero in tutte le altre parti, senza però che la scolazione li cessasse, ancorchè moderata alquanto; fu presa la risoluzione di mandarlo all’acque minerali, assieme con un altro che pativa di stiramenti di nervi pure nelle gambe d’avanti; appena egli entrò nel bagno restò quasi del tutto disenfiato e nella seconda bagnatura anche migliorò; ma dopo la terza tornato nella stalla restò attrappito senza potersi più muovere, e dopo tre giorni morì, e fattolo aprire li si trovarono i nervi delle gambe d’avanti marciti, avendo le viscere, il cuore, il fegato, ed il polmone sanissimi, e all’opposto l’altro che per quindici giorni fu bagnato mattina e giorno restò perfettamente guarito.

L’anno 1740. Peppoli Morello stallone, essendo in stalla si messe a rignare, e si armò, e restò incordato, di maniera che cominciò subito a tremare e gettarsi in terra, ed applicatili i medicamenti opportuni, si trovò nonostante poco dopo allentato, e con le budella sostenute dalla borsa, le quali li furono subito rimesse al suo luogo, ed essendogli stati fatti i medicamenti necessari guarì perfettamente, di maniera che l’anno dopo rifece la sua funzione ed impregnò molte Cavalle, e solo li re-


stò