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58 Parte

gue nella Capriola, a similitudine di quello che fa il Montone ed il Capriolo, (dai quali pigliano l’uno, e l’altra la denominazione,) è l’unica differenza, che corre da queste due azioni a quella della Mezz’aria.

Quindi è che la potenza motrice nell’esecuzione di queste tiene il metodo istesso, senz’altra differenza che quella, che portano seco i due tempi, di più di quel che richiede tanto l’accenno, che io sparo del calcio, uno nello stendere, e l’altro nel tornar al posto delle gambe che lo eseguiscono.

Niuno dei salti può essere eseguito senza che l’azione sua formi una specie d’arco in aria; la prima metà vien formata dalla macchina allorchè ella sollevasi, e la seconda allorchè ella discende per ripigliar terra; la prima è eseguita dalla forza elastica, e la seconda dalla natura del peso; e però giunta la macchina al punto della maggiore sua elevazione viene ivi abbandonata dalla forza elastica, ed il peso di essa restato in piena libertà ripiglia nel momento istesso la sua natura, e forma l’altra metà; nel punto dunque dove la prima termina il corso, e la seconda dà principio al suo, la potenza motrice sa eseguire ad ambedue i piedi, e gambe insieme di dietro l’accenno nel salto del Montone, e lo sparo del calcio del tutto disteso, in quello della Capriola; così dà esecuzione tanto all’uno che all’altro, in due tempi, come si è detto, uno con lo stendere delle gambe


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