Pagina:Della Porta - Le commedie I.djvu/93

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ATTO V.

SCENA I.

Balia sola.

Balia. A questo modo, eh? come l’infame e le cattive? Per ogni minimo disdegnuccio, subito sbalza di casa, e delle buon’opre di tanti anni non ce ne ricordiamo; né basta il caricarci di male parole, ma di bastonate ancora. Le bastonate dunque sono il prezzo della servitú di trent’anni? E come le vecchie sien cagion de tutti i mali: «Caccia la vecchia, uccidi la vecchia, impicca la vecchia e squarta la vecchia». Ma appiccata e squartata sia da dovero, s’io non me ne vendico: se non posso vendicarmene con le mani, me ne vendicarò come posso: ne farò tal vendetta, che non ti vanterai di avermi fatto ingiuria. Me ne andrò alla casa di Pardo; e li manifesterò un fatto, che li farò sborsar molte migliaia di scudi; e so che cavandosegli quei scudi di mano, li fará peggio che se li cavasse il fegato, il polmone e il core. Forse che gli rincresce, all’assassino, del mal fatto? o viene a darmi qualche buona parola per sodisfazione e acchetarmi? Mira in che stima mi tiene! Ma perché piú perdo tempo in lamentarmi, e non batto la porta di Pardo? Toc.

SCENA II.

Pardo, Balia.

Pardo. Che buona nuova, balia mia?

Balia. Vengo con buona intenzione di farvi bene.

Pardo. Ed io vi ricevo con miglior volontá.