Pagina:Della Porta - Le commedie II.djvu/313

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atto quinto 301

appiccato. Adio, cavaliero! oh come presto m’era riuscito il pronostico che mi feci questa mattina! Ma per prender un poco di fiato, bisogna almeno bermi un barril di greco e quattro piatti di maccheroni; se non, che or mi mangerò voi vivo e crudo.

Don Flaminio. Or non si parli piú di scontentezza, poiché la fortuna dal colmo delle miserie mi ha posto nel colmo di tutte le sue felicitá. Starai meco tutto il tempo della tua vita, e comune sará la tavola, le robbe, le facultadi e le fortune. Licenzia costoro che son stati a disaggio ascoltando le nostre istorie, e vieni a prender possesso della mia tavola.

Leccardo. Spettatori, ho la gola tanto stretta che non posso parlare. Andate in pace e fate segno d’allegrezza.