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306 lo astrologo


Gramigna. Né io manco di voi: sarei fatto re della Piecardia, ché giocando desiderava danari e mi vennero tre bastoni, ma Rubasco, nostro compagno, per mostrarsi uomo piú valente di me, volse prevenirmi e me li tolse di mano.

Ronca. E come cavalli di buona razza ne portiamo i segni alle spalle, con bolle e patenti espedite a gloria del mestier nostro.

Albumazar. E con la dottrina che vi ho insegnato, avete fatto cosí felici progressi nell’arte, come non dar credito alle parole d’altri ma avere sempre l’occhio alle mani, non attendere quello che si promette, non aver fede né osservar fede né dar fede alle fedi d’altri, avere le bugie piú pronte che le lagrime delle donne, tenerne sempre apparecchiati gli magazzini sotto la lingua; ché questi sono i condimenti dell’arte nostra e le mercanzie che tengono aperto il nostro fondaco, ricordandovi che la commoditá è madre della ladreria.

Ronca. Veramente confessiamo, con sí importanti e gloriosi ricordi noi non esser indegni discepoli di un tanto maestro; e per segno, nel tribunale della ladreria non abbiamo mai avuto una sentenzia contra.

Albumazar. Or da cosí onorati principi — se non mentono i segni della fisonomia che ne’ vostri fregiati visi si veggono, come uomini della prima bussola, — ne ho fermo proposito che sète per ascendere a gradi piú alti e far piú gran salti e avere carichi su le spalle i maggiori che sian al mondo, ove spero a vedervi giunger presto come meritano le nostre opere.

Ronca. E noi preghiamo i cieli che siate a parte de’ nostri onori; e confessiamo che ne lodate e desiate bene oltre il nostro merito, né possiamo trovar parole cosí degne per ringraziarvi del buon animo e della buona dottrina che abbiamo appresa da voi.

Albumazar. Come è grande iniquitá tacere il merito, cosí è maggiore invidia ristringerlo con brevi giri di parole. Ma io non ho usato con voi questo prologo per inanimarvi all’impresa, perché conosco che avete piú bisogno di freno che di sproni; ma per avisarvi che siamo in Napoli, cittá piena di ladri e furbi, e se in altri luoghi vi nascono, qui vi piovono: però bisogna star in cervello piú del solito.