Pagina:Della geografia di Strabone libri XVII volume 2.djvu/234

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sia in qualche parte migliore, dovrà dirsi lo stesso anche rispetto a quella di Aristarco.

Ciò sia detto contro Posidonio per ora; giacchè anche nelle singole parti del nostro libro ne chiameremo ad esame parecchie altre opinioni, quante appartengono alla Geografia. Quelle poi che risguardano di preferenza la fisica si debbono o riservare a tutt’altro libro, o lasciare affatto in disparte. Perocchè presso di lui si trovano molte cose toccanti l’etiologia, a imitazione di Aristotele; ciò che i nostri (gli Stoici) sogliono declinare, conoscendo l’oscurità nella quale sono involte le cagioni delle cose1.


CAPO III.

Esame della Geografia di Polibio.


Polibio descrivendo l’Europa dice di voler passare sotto silenzio gli antichi scrittori, ed esaminare invece coloro che li han censurati, come a dire Dicearco ed Eratostene (l’ultimo che di que’ tempi avesse trattato della geografia), e quel Pitea, dal quale parecchi furono tratti in errore. E nel vero egli dice di avere discorse tutte le parti accessibili della Britannia2, ed

  1. Già si è detto altrove che l’Etiologia è il trattato delle cagioni.
  2. Secondo un’altra lezione più comune dovrebbe tradursi: Egli dice, per verità, di non aver viaggiato per tutta quell’isola, ma nondimeno afferma che la sua circonferenza è, ec.