Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/175

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63Lt quale (Artemisia), m verità stupisco che, nella sua qualità di iùnna, ahhia voluto andare in persona a combattere contro i Grfi. Ma il fatto é che, dopo morto il marito, ella occupò la tiratiHide, avendo assicurala la successione in un figlio già adoleKsnti; € non da altro mossa che da una eotal sua naturale altentia.e datili spiriti virili che l’animavano, non dubitò di set/uire, ia nissuna necessità costretta, ma di suo proprio impulso, Varcata persiana.

Oli laogo citato risulto in modo irrefragabile che fra le tirannir «tibilite dai Persiani nelle colonie greche dell’Asia Minore, non tutte furono semplicemente personali, ma ce ne ebbero anche delle dinatticht. Artemisia regnava su Alicarnasso e altri punti circostanti, perchè era morto il marito: Artemisia regnava, avendo la successione inieorata in un figlio già adolescente. E con queste parole precisaniMit’: avendo la successione assicurata in un figlio i/ià adoleK«i««, io credetti di dover tradurre l’inciso erodoteo: Kal Tiaftò^ ùirdpXOVTo^ veiivicuj: perchè da una parte la particella congiuntiva preoecsa qui dall’autore, impedisce, secoudo me, di poter interpretare (Come tanno alcuni ) il grado occupato da Artemisia in Alicarnasso carne una specie di reggenza esercitata quale tutrice di un figlio ininorenne; e perchè d’altro cauto una traslazione letterale del testo, come quella, per esempio, che fa lo Schoell: iinrf au’h schon ein::-» Sohn im Julinr/s Alter hatta, non mi soddisfa del tutto, parendomi cli«, per l’intelligenza del lettore moderno, ci voglia una qualche aggiunti che renda più esattamente l’intera idea.

N. 17. XdTpai 6è oùbcvó^ xw dv8piljTtu)v ùirfiKooi ìt^vovto..’. moùvoi

epntwuv (§ HI).

/ Satrt però non caddero mai, che io sappia, in soygesione nlirMi; e soli fra tulli i Traci si mantennero liberi fino ai dì nostri.

Secondo il Gatterer, questi Satrl ai sarebbero stesi a settentrione ’^11 Edoni, per tutto il monte Parigeo fino al Nesto, e avrebbero U)ttito anche le vette del Rodope e dell’Emo. Risulta poi chiaramente dal luogo sopraccitato, come i diversi popoli della Tracia (ad occoxione ài gasili che trovavano schermo e riparo nelle alture dei monti), anche dopu la loro liberazione dal giogo persiano, non rimasero però padroni di W medesimi; ma caddero presto da una specie di servitù in un’altra, Ù ptr opera delle numerosissime colonie greche piantate sui lidi tnei, sia per effetto del continuo allargamento e delle moltiplicate ODBqaitte della Macedonia.

N. 18. napaMeiMidM(vo<; hi 6 E^pSn? Tf\v clprmévriv, beiiTcpa Tooxéujv iwpouciptTo Tcixca Tà TTUpujv (§ 112).