Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/195

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1, vera natura, quali i conflni della politica anfìzionica? In quali (.«attiiiie, particolarmente, si trovò essa cogl’intetcssi e col moto geoerale dell’Eliade? Problemi di difficile risoluziune: ma cbe poro i ae non erro) nccroao grandissimo lume dallo elenco dei dodici popoli, che, secondo la j fiicoitante e probabile tradizione, formavano Is lega anfizionica di Delfo. IqUili popoli, dunque, erano: I Tessali, i Dorì.i Ueoti.li Ioni, i Perrebi, i Migneti, i Locridi, lì Euiaui, gli Achei Ftiotici, i Mail, i Dolopì, i Foceii. Ora, aia pure che al tempo della primitiva costituzione dell’Aolìtionia delfica non avesse ancora avuto luogo il gran dilagamento <Jmca per tutta la regione peloponnesia. Ma era stata pjeceduta di «rlu una tale costituzione (e basterebbe l’intcrvonto dei Tessali neli’Acfizioaato per diinosirarlo) da quall’imnionso moto ellonico, che {.urto fino dai più remoti tempi, gli Eoli Dell’Elide, netta Alessenia, ’Corinto; li Ioni nell’Attica e nell’Egìalo, in Epidauro e a Trezene; sii Achei nell’ArgoIide, nella Laconia, nella Trìlìlia. Ebbene, tutto <)nHtv coionio elleniche, che formavano indubbiamente il grosso & il nerbo principale della nazione, non avevano (come non la ebbero neppure, in appresso, i coloni durici del Peloponneso) rappresentanza né V’.ce nel Consiglio anfiziouìco. Imperocché, notisi bone, che quando <,’Il’eleoco dei popoli aolìzionicì si parla di Dori, non si può ìntenitn di altri Dori che di quelli ristretti tuttavìa nella Drìopide, o Donile, che dir si voglia; e (juando si parla di Ioni, nou si può intendere di alti’i Ioni che di qualche sciame ionico ancora chiuso in <)iliicbe angolo (né si saprebbe dir dove) dell’Eliade primitiva. Como Mnbbe stato, infatti, materialmente possibile che li Ioni dell’Attica si ’oiMfo potuti intendere con quelli deU’Egialo, a gli uni e gli altri fwi lontani fratelli d’Epidauro^e di Trezeni; (senza parlare degli ’’atailimeuti marittimi posteriori^ al fine di nominare una rappresenliiiu comune presso il Consiglio anfìzionico di Delfo? Ma ti’apassnndo ’ocb» una tale difficoltà; chi può credere che i superbi e estesissimi Iqdì volecsero slare, in qualunque assemblea, da pari a pari coi Mali, ",’ Dulopi, c^li Enianì?

Uoude conchìuderemo: che l’Anfizìooia delfica congiunse per certo ,i iiioi affici strettamente ieratici anche altri uffici aventi un certo (olorv ed importanza politica; ma in modo però sempre coordinato e <i,|jordinato ai fini particolari, e al carattere sopratutto religioso dell’iilltuto. Di maniera che non è ammissìbile l’opinione: che il ConUnttv anfizionico abbia potuto mai sostituirsi a una veitt Dieta ualioDale, dove gl’interessi di tutta la Grecia fossero debitamente e froponrionalmente rappresentati. E ciò è tanto vero, che quando %,«rta a Soci risolvettero di convocare a pailamento tutti gli Stati ollailici cbe si sentivan disposti a collegarsi insieme contro il Barbtro e doveva essere un vero parlamento nazionale codesto); ae ne geoeriN l’espressa e famosa Dieta dell’Istmo. Dieta, che alcuni vollero k&tl confondere col Congresso anfìzionico, ma senza nessun

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