Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/212

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simamente gli Egizi fra’ guerrieri di Serse: i quali, oltre a molte altre gloriose gesta, riusciroao a catturare cinqu’ navi elleniche insieme cogli uomini che c’erano sopr»’ Fra’ Greci poi rifulse anzitutto il valore degli Ateniesi; e fra gli Ateniesi apparve massimamente grande Cliaìa figlio di Alcibiade, il quale armò a tutte sue spese uoa nave con dugento uomini di presìdio,

18. Separatisi che furono, Greci e Barbari, dopo la descritta battaglia, si ritirò ciascuno volentieri alla propria stazione navale: e quantunque i Greci avessero avuto agio di raccogliere i cadaveri dei loro morti e gli avanzi del naufragio, pure considerando che metà dei propri legni erano stati rotti, deliberarono di fuggire nell’interno della Grecia.

19. Ma Temistocle che andava fra sé calcolando, che se si foBse riusciti a staccare li Ioni e i Cari dal Barbaro, subito i Greci avrebbero superato di numero le altre forze nemiche; posciachè si era in quella stagione dell’anno, in cui gli Eubei conducono le loro greggi sulla spiaggia marina, ivi egli raccolse i duci ellenici a parlamento. E incominciò dal dire: come egli credeva di avere alle mani un buono spediente per distrarre dal re di Persia i suoi più forti commilitoni. Ma in quanto a ciò non volle spiegarsi di piìi. E per provvedere alle necessità del presente, propose Temistocle che ogni milite greco avesse licenza di prendere e d’immolare quante bestie eubeiche voleva, essendo molto meglio che esse fossero preda dei militi greci che non dei barbari. Esortò inoltre i condottieri a prescrivere ciascuno ai propri subordinati di accender dei fuochi. E per rispetto,

i, final- I