Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/225

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’ Lacedemoni conferirono all’impresa con sedici navi; i ^rintì con altrettante navi ed altrettanti armati quanti He avevano ad Artemisio; iSicionì con quindici navi (13); gii Epidaurì con dieci-, i Trezenì con cinque; gli Ermionì, finalmente, con tre. I quali popoli tutti, dagli Ermioni in fuori, sono di stirpe dorica e macedonica: e però provenienti ultimamente dalle città di Pindo e di Erineo; dalla Driopide in una parola. Ma gli Ermionì sono Driopidi di lor nazione: Driopidi cacciati da Ercole e dai finitimi Mali fuori di quella terra che ora si chiama Doride (14). Queste erano, dunque, le forze navali date dal Peloponneso.

44. Fra i popoli poi collocati al di là dell’Istmo, primi venivano gli Ateniesi; i quali couferendo all’impresa con forze superiori a quelle di tutti gli altri, mandarono cento ed ottanta navi; obbligati per giunta a presidiarle tutte da sé soli, per essere mancato loro a Salamina il rinforzo plateese (15), Perchè quando gli Elleni, lasciate le acque di Artemisio, oltrepassavano Calcide, ì Plateesi si gettarono un tratto sull’opposta riva beotica allo scopo di mettere in salvo i lor famigliari. Ma, trattenuti da quest’opera di salvamento, non furono più in tempo di raggiunger l’armata. Gli Ateniesi, in quel tempo che i Pelasghi si allargarono per tutta la distesa del paese che ora chiamasi Eliade, appartennero anch’essi al sangue pelasgico, e si denominarono Cranai: ma sotto Cecropo, furono chiamati Cecropidi; e sotto Eretteo, si trasformarono in Ateniesi. Finalmente, Ione figlio di Xuto impresse loro anche l’appellazione di Ioni (16).

45. I Megaresi prestarono un tributo eguale di uomini