Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/289

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L

N. 1. ihi bxihfiav (’AQrivaìoi). Uk; fàp hf\, ihaànf.yo\ tòv TTJpJca, Tiepi Tfy; éKCivou fibr\ tì,v ùfiiiva fnoitOvTO, ic. t. X. (§3).

Come apparisce chiaro dal fatto: che, dopo essere stato cacciato ria H re di Persia, e trasferita la guerra nei suoi domini, ecc.

Colla espressione, lU^ Tt€pt tì\^ ìk£{vou, ibr^ tùv àfóiva èitoieùvTo, Erodoto Ila vululo evidonleueote indicale il momento storico, in cui 1a guerra persiana si cambiò in oSensiva per parte dei Gl’eoi, da difensiva che prima era. Guerra offensiva che ebbe a pccuiiaro suo fine, la liberazione delie colonie elleniclio dell’Asia Miooree del lido tracio dal giogo barbarico. Le quali colonie essendo venuto gi& da un pezzo nelle mani dei re di Persia, e fatte suddite con una forma determinala e slabile di governo, erano quindi tenute e predicate come un membro integrante del dominio.

N. 2. ’Etti tc hi) é<; tÙ(; ’A<péTas nepl btiXriv -npujtrjv f f^M^vriv àn(KQTO ol 0(ip3apoi (§ 6).

Giunti che furono i Barbari, nel primo imbrunire, innami ad Afeta, ecc.

Quel bciXnv 7rpuj1r|v, che io iio creduto di dover tradurre: nelprimo imbrunire, dandogli quindi il significato di crepuscolo vespertino; da alcuni commentatori è inteso in uà altro modo, e lo spiegano più volentieri per crepuscolo mattutino. Ma il solo fatto cU«, ’^ocVa i\^«