Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/348

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— 336 che riguardava gl’IUirì e l’esercito degli Enchelei (7); non i Persiani. Ma l’oracolo di Bacide, sulla battaglia di Platea, suonava precisamente così:

Quel dt, che accolti i Greci al Termodonte, Ed all’Asopo erboso, e quando il grido Feroce ionalzeranoo i Medi, molti Mietuti acdrao dalla terrlbil Parca; AUor per man del fato il giorno estremo GìudIo vedrai dei saettanti Medi.

Questo pertanto, e un altro simile di Museo, souo gli unici oracoli che, a mia notizia, si trovino contro i Persiani. Il fiume Termodonte, menzionato nel citato responso, corre fra Tanagra e Glisante.

44. Quando poi ebbero fine le interrogazioni e le esortazioni di Mardonio, già calava la notte, e si distribuivas le scolte. Poi, a notte inoltrata, quando tutto pareva tranquillo nel campo, e gli uomini erano immersi nel sonno, s’appresetiti) a cavallo innanzi alle prime scolte ateniesi. Alessandro, figlio di Aminta, duce e re dei Macedoni, chiedendo di poter parlare coi capitani. E allora, alcuni di quei militi rimasero fermi al posto, altri corsero ai capi, dicendo; che un uomo a cavallo era giunto dal campo nemico, il quale non aveva detto altro, se non che voleva parlare coi capitani.

45. I quali, udita la costoro ambasciata, li seguirono immantinente fino alle prime scolte; e là trovarono Alessandro che parlò in questo modo: Quanto sto per esporvi, Ateniesi, io lo commetto alla vostra fede e ve ne raccomando il segreto: al solo Pausania riditelo, e non aii altri, se non volete la mia rovina. Né mi sarei mai in