Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/384

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— 372 specialmente ci lasciaron la vita insieme col proprio duce Perilao. I Samì poi che militavano nel campo medico: « che erano stati ( come dicemmo già) disarmati; avendo veduto fin da principio pendere incerte le sorti della battaglia, fecero tutto quel che potevano per favorire la parte ellenica. E allora gli altri Ioni, veduto quel primo esempio di sedizione nei Samì, si rivoltarono anch’essi e si serrarono addosso ai Barbari.

104. Ai Milesi fu commesso di guardare gli sbocchi delle montagne, per la salute dell’esercito persiano: affinchè, cioè, se mai piegassero le cose sinistramente cotDi? avvenne in efifetto, i Persiani potessero, scórti da buone guide, trovare uno scampo sulle alture di Micale. Questo fu al certo uno dei fini della commissione; ma congiunto indubbiamente coH’altro di allontanare i Milesi dal campo perchè non ci macchinassero novità. Se non che i Milesi operarono precisamente al rovescio degli ordini ricevuti; e conducendo i Barbari fuggenti per vie afifetto diverse da quelle por cui dovevano condurli, li misero in potere dei nemici: e, divenuti finahiiente essi stessi i peggiori nemici, ne uccisero molti di propria mano. Ecco come la Ionia si ribellò una seconda volta dal re di Persia.

105. Nella battaglia di Micale si segnalarono principalmente gli Ateniesi; e fra questi ebbe i primi onori Ermolico figlio di Eutimo, personaggio celebre per le sue vittorie ohmpiche. Il quale Ermolico poi in appresso, ai tempi della guerra rottasi fra gli Ateniesi e i Caristt cadde estinto combattendo a Cimo nel territorio caristio: e fu quindi sepolto nelle vicinanze di Garesto (18). Ma