Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/43

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

- 31 -


fra le due città di Sesto e di Madito, è situato proprio dirimpetto ad Abido, apparisce estremamente aspro e scosceso. Dove per l’appunto; non trascorso gran tempo dai fatti che riferiamo, e mentre era Santippo di Arifrone capitano supremo degli Ateniesi; Artaitte, prefetto persiano di Sardi, dopo essere stato fatto prigione, venne vivo sospeso in croce. Perchè non aveva dubitato d’introdur donne perfino nel tempio di Protesilao in Eleo, commettendo orribili nefandezze.

34. Sul punto, dunque, della piaggia opposta or ora descritto, gettarono da Abido due ponti quelli che ne avevano assunta l’impresa; servendosi i Fenici per legare uno di detti ponti di corde fatte di bianco lino, e gli Egiziani di papiracee per legar l’altro. Lo spazio poi interposto fra le due sponde si può calcolare di sette stadi. Ma terminata che fu l’opera di detto passaggio, sopraggiunse una così furiosa tempesta che conquassò e distrasse ogni cosa.

35. Il qual fatto risaputo da Serse, egli se ne gravò indicibilmente; e comandò quindi che fossero amministrati all’Ellesponto trecento colpi di frusta, e fosse calato giù nel mare un paio di ceppi; e udii perfino rammentare che, oltre a tutto ciò, prescrivesse l’uso di opportuni strumenti per imprimere dolorose punture nell’Ellesponto. Questo però è certissimo, che il re volle che coloro i quali erano deputati a battere l’Ellesponto, accompagnassero i loro colpi con queste barbare ed insane parole: O acqua amara, il signor nostro t’infligge questa pena, dappoichè tu gli facesti ingiuria, senza che egli te ne abbia dato nessun motivo. Ma tieni pure per fermo che il re Serse