Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/496

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Dario, III, 00; fanno parte dell’armata dì Serse, VII, 02; archi dei Liei, VII, 77.

Liclila, senatore ateniese, è lapidato insieme con la moglie e coi liberti, IX, 5.

Lieo, fiume della Scizia, nasce nella regione dei Tissageti e si scarica nella palude Meotide, IV, 123.

Lieo, fiume della P’rigia, il quale si disperde presso la città di Colesse, VII, 30.

Lieo, avo di Auacarsi, IV, 76.

Ltco, Ateniese, figlio di Pandione, sbandito dal fratello Bgeo,ai rifugia presso i Tarmili. i quali in seguito prendono da hii il nome di Liei, I, 173; VII, 92.

Llcofra, Spartano, cade pugnando strenuamente nell’assalto di Samo, III, 55.

LIcofr«ii(,, figlio di Periandro, è bandito dal padre, III, 50; per le mitiaocie paterne è costretto a riparare da ano in altro luogo, IH, 51: è rilegato a Corcira, III, 52; è acciso dai Corciresi, III, 53.

Licomcde,. ateniesi-, figlio di Aacreo, prode uomo, per primo si impadronisce d’una nave persiana nella battaglia di Artemisio, Vili, 11.

Licurgo, uomo ripututissimo fra gli Spartani, tutore del re Leobeta, riforma la costituzione di Sparta, vi stabilisce ordinamenti militari, e crea gli efori e il senato, I, 65; è graodemente onorato dopo morte, e gli vien dedicato un tempio, 1,66.

Licurgo, Ateniese, figlio di Aristolaide, capo della fazione dei campagnoli, contende del principato con Pisi.strato, I, 59; dintende con Megacle, capo della fazione dei littorani, I, 60.

Licurgo, di Trapezo nell’Arcadia, padre di Amianto, VI, 127.

Llda, monte della Caria, munito dai Pedasi per resistere ad Arpago, 1, 175.

Lidia, terra feconda, e abbondante di miniere d’argento, V, 49; vi si trova arena d’oro nel monte Tmolo e nello sabbie del fiume Pactolo ohe nasce da esso, 1, 93; V, 101; Lidi, I, 28; III, 90; già un tempo furon chiamati Meoni, VII. 74 (cf. I. 7); prendono il nome di Lidi da Lido figlio di Àti. I, 7; stirpi dei re di Lidia, iri; fistole e tibie, istrumenti musicali adoperati dal re Aliatte per suono di guerra, 1, 17; fra tutti i popoli asiatici del tempo di Ciro, erano i più valorosi e pift forti, ed avevano fama di ottimi cavalieri, I, 79, 80; furono i primi che si applicassero al traffico e battessero moneta d’oro e d’argento, I, 94; durante una lunga carestia, inventano tutta le specie di giuochi, eccetto quello degli scacchi, tri; le fanciulle plebee, per mettere insieme la dote, sono pros^titnite dai genitori fino al tempo del maritarsi, I, 93, 94; hanno istituzioni simili a quelle della Grecia, 1, 94; e compiono nello stesso modo dei Greci ii rito della purificazione, I, 35; ed il