Pagina:Delle istorie di Erodoto (Tomo III).djvu/58

Da Wikisource.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

— 4

« mai, Giove, camuffandoti delle 6nte sembianze dì un i-e di Persia, e prendendo a prestanza il nome di Serse, tu vuoi mettere sossopra la Grecia movendole contro tutto lo sforzo dell’Asia? Non avevi già d’uopo di questi inganni per conseguire l’intento.

57. Compiuto poi che fu il passaggio di tutti i seguaci di Serse, e mentre essi progredivano nel proprio cammino, si offri alla loro vista un singolare portento, al quale peraltro Serse non badò punto, quantunque fosse assai facile di penetrarne il significato. Una cavalla partorì una lepre. Al quale portento era ben ovvio, come io diceva, di dare questa interpretazione: Che Serse avrebbe bensì ffuidato con grande strepito e vantamento il suo esercito contro la Grecia; ma poi sarebbe stato costretto a rifare i suoi passi, e a guadagnarsi 2)remurosamente la vita. E già prima di partire da Sardi, il re Serse avea veduto un altro prodigio. Una mula, cioè, partorire un puledro con doppia forma di genitali, i mascolini, cioè ed i femminini; mostrando i primi sovrapposti ai secondi.

&8. Ma non avendo Serse avuto alcun riguardo né all’uno né all’altro dei narrati portenti, egli progredì risolutamente innanzi; e con lui progredirono innanzi tutte lo sue milizie terrestri. Il naviglio poi, uscito che fu fuori dell’Ellesponto, si mise a costeggiare il lido, procedendo in un senso contrario a quello in cui camminava l’ esercito di terra. Dappoiché il naviglio navigava nella direzione occidentale, avendo in mira il capo Sarpedonio, dove (secondo gli ordini ricevuti) doveva fermarsi e aspettare. Laddove per contro l’esercito di terra camminò ^^^^ primieper la via del Chersoneso, verso oriente, lascian