Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/287

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stema adottato negli Stati sardi di terra-ferma, il quale sistema abbiamo creduto, per gli esposti motivi, meritevoli di preferenza, potevamo così darne la compiuta indicazione.

Nel parlare delle varie linee di strade ferrate, sì decretate che progettate soltanto, od ancora possibili ad idearsi negli Stati sardi di terra-ferma, non si è fatto caso di quelle diversamente ideatesi nella Savoia, onde facilitare per essa il transito dalla Francia alla Svizzera, sia partendo da Lione, che da Grenoble; sia toccando l’estremo punto della Savoia al suo confine verso Francia nella valle del Rodano; sia attraversando il centro d’essa per le valli dell'Isera e di Faverges, ed il lago d’Annecy verso Ginevra; sia, finalmente, seguendo alcuna delle direzioni attuali da Ciamberì a Ginevra, o quelle chiamate della Chautagne e della Semine.1

  1. Erano già scritte le considerazioni che seguono, quando ci capitò sottocchio un opuscolo pubblicato a Lione coi tipi di Marie ainé, rue Saint Dominique, N.° 15, intitolato: Utilité et tracé d’un chemin de fer de Lyon à Genève, Grenoble et Chambery. — Rapport présenté au consell municipal de la ville de Lyon par monsieur Barillon au nom d’une commission spéciale, etc., précédé d’un rapport présenté par monsieur le Maire au consell municipal dans la séanee du 20 février 1845, sur un projet de chemin de fer de Lyon à Genève par la vallèe du Rhône avec embranchement sur Grenoble et Chambery. In quelle due relazioni del sig. Maire di Lione e del sig. Bariìlon, valutate le varie direzioni da darsi a più linee di vie ferrate ne’ dipartimenti del Rodano, dell’Isera e dell’Ain, onde assicurare l’emporio lionese da qualunque perdita potrebbe incontrare per altre direzioni che da Grenoble e da Ginevra scansassero Temporio preallegato, scorgesi che il punto più essenziale per cui s’insiste è quello di conservare non solo, ma di accrescere eziandio il transito da Marsiglia alla Svizzera, e dirigere le relazioni cogli Stati sardi in quel senso che continuino ad avere Lione per principale mercato loro.— Meritano specialmente d’essere considerate le deliberazioni dal Consiglio municipale prese in seduta del 6 marzo 1843, pel motivo in esse denunciato. «Considérant que le chemin de fer de Lyon à Genève et Chambery constitue le complément nécessaire de la grande voie de fer de Marseille à la Suisse et ause États sardes, etc.» È il governo richiesto di far istudiare dai suoi ingegneri i varii progetti che meglio potrebbero conseguire l’intento. Laonde scorgesi come in Francia si avverta principalmente a valersi della Savoia per favorire il transito per essa da Marsiglia alla Svizzera, e conservare il primato di Lione sul traffico della Francia cogli Stati sardi.