Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/635

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egli però dimostrata la convenienza di questo partito, pende ora, a quanto dicesi, l’esame della sua proposta, coll’andamento suggerito nelle sue memorie inserite nei due giornali il Lloyd austriaco e l’Euganeo, delle quali già parlammo. Che se si mantenesse in vece la direzione in cui, con scarso fondamento a nostro parere, ha persistito l’ingegnere Giovanni Milani per Tolfa e Castiglione delle Stiviere, allora avrebbe corso la domanda di SanFermo e sarebbe desiderabile di vederla accolta, onde le ridenti vive del lago di Garda non fossero separate dalla via Ferdinandea.

6.° Finalmente un’altra domanda ancora venne fatta dai predetti conti M. A. San Fermo ed Alvise Mocenigo per la strada di cui già parlammo, dal porto di Chioggia al fiume Po rimpetto ad Adria. Questa strada servir dovrebbe ai cavalli egualmente che alle locomotive. Gioverebbe assai al commercio, specialmente dei territori che attraverserebbe. Sperasi esente dall’andar compresa nelle disposizioni dell’ultimo preallegato provvedimento, che rimanda il maggior numero delle concessioni private ad essere esaminate, discusse, occorrendo secondate, al 1850; perchè vuolsi interessare il traffico generale dello Stato, e per viste eziandio politiche e militari non ne sono ancora compiti gli studi; ma lo saranno in breve, ed allora si ha lusinga che l’impresa, bene intesa e protetta, a quanto dicesi, da S. A. I. e R. il serenissimo arciduca vice-re, e da S. A. I e R. l’arciduca Giovanni possa ottenere il sovrano privilegio.

Onde mostrare i singolari pregi e vantaggi di questa strada il detto conte M. A. San Ferno pubblicava il seguente articolo nel giornale Padovano l’Euganeo, che stimiamo riportare onde compiere le nostre informazioni intorno al regno Lombardo-Veneto.


Sulla utilità di una strada ferrata fra la città di Chioggia

ed il fiume Po, vicino ad Adria.

Nel fascicolo di marzo abbiamo resi pubblici alcuni Cenni sulle linee private più convenienti all’alta Italia ed all’Italia centrale, fra cui la strada che dalle Saline abbandonate di Chioggia rimpetto al porto portar dovrebbe alla sponda sinistra del Po, passando per Cavarzere ed Adria. Oggetto primario di quest’importante comunicazione sarebbe di collegare nella maniera più semplice; più facile ed economica la navigazione marittima così a vapore, come a vela, con quella del Po, facilitata dai rimorchiatori a vapore, che può considerarsi come il veicolo principale del commercio di tutta la bassa Lombardia, la Transpadana e gli Stati della Chiesa, evitandosi gl’inceppamenti dei canali e dei tronchi inferiori dei fiumi che s’oppongono al libero suo moto.

Il modo però con cui la strada stessa può effettuarsi, l’andamento che