Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/642

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mente ciò malgrado nel presente inconsiderato fervore, che il voto dello Stephenson sia conforme a quello de’ pratici da noi invocato.

I varii studi conceduti procedono come venne già indicato. Vuolsi che il Brunel, stato recentemente in Piemonte, sia al suo ritorno passato in Toscana per vedere i luoghi che debbe percorrere la linea da Firenze a Pistoia, conceduta ai suoi compatrioti.

I lavori procedono sulla Leopolda e sulla sanese nel modo accennato.

Non si promulgò altro provvedimento governativo dopo quelli riferiti, se non che una nuova concessione venne accordata d’una linea dalle cave marmoree di Serravezza al mare ad una società formatasi all’uopo, la quale va spacciandone le azioni.

Moltissime però sono tuttora altre istanze per nuove concessioni, non essendosi, a quanto pare, temperata ancora la febbre speculatrice che si è in Toscana propagata.

Tra queste domande di concessioni, oltre a quella più fondata, come già notammo, della linea da Firenze a Perugia per Arezzo, parlasi ancora d’un’altra linea che direttamente da Empoli vada a Pistoia schivando Firenze. — E di un’altra strada eziandio, che da Firenze vada alla strada romana per Firenzuola, passando l’Appennino in certo punto in cui presenta una più facile uscita, il qual punto però non ci venne indicato.

Finalmente venne pubblicato il manifesto di cui segue il tenore, proponente una società destinata ad essere come a centro di tutte le altre, non solo della Toscana, dell’intera Penisola.

Manifesto.


La instituzione di una società la quale con vasti mezzi tanto materiali, quanto morali, miri

a promuovere, senza tutte abbracciarle, ogni impresa industriale reputata utile, e ciò a condizioni molto più vantaggiose di quelle che offrire si possano da qualsivoglia privato;

a notabilmente diminuire le spese di studi e di amministrazione, mediante la introduzione di un sistema uniforme e facile, non che rigorosamente sindacato;

a formare uomini atti alle imprese industriali, onde non vengano queste a mancare, o ad illanguidirsi per la incapacità, o per la non probità di chi fosse a quelle preposto;

ad impedire la rovina di coloro che incautamente si trovassero impegnati con soverchio numero di azioni, porgendo ad essi soccorso ad eque condizioni;

a frenare l’aggotaggio;

a far cessare le gare di municipio per le quali bene spesso vanno a svanire le imprese le meglio concepite nel generale interesse;