Pagina:Delle strade ferrate italiane e del miglior ordinamento di esse.djvu/88

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le la somma di lire 8,619,18, e nei futuri esercizi quella mancante alla spesa totale, calcolata per esse a lire 99,023,218, alla quale con recente imprestito pattuito di 28 milioni di fiorini, pensa far fronte.

Il Wurtemberg ordinò pure varii progetti prossimi ad eseguirsi, ed alcuni già sono in corso d’esecuzione, molti a spese dello Stato, pochi altri per mezzo di società, per somme le quali montano insieme al valsente di lire 57,473,000.

Inoltre la Prussia, col favorire le varie società ordinatesi per le molte tratte già in esercizio, e per altre in costruzione, ha pure annunciato maggiori concorsi per quelle cui l’industria privata non basterebbe; nel decreto 23 febbraio 1843, il quale decreto assegna ogni anno 2 milioni di talleri, o scudi, cioè lire 7,900,000 per far fronte agli occorrenti sussidi.

Finalmente più recenti disposizioni informano che viepiù si estende la rete delle, strade ferrate germaniche; laonde fra non molto ogni più remota parte di quella contrada sarà alle altre congiunta mercè delle nuove comunicazioni.

La pubblica opinione all’udire l’estensione del carico che annunciava voler assumere il governo austriaco, da prima concepì qualche dubbio se sarebbe poi per ragioni finanziere realmente assunto. Ma veduti attuati i lavori su varii punti, essa si è convinta che un atto onorevole di coraggio amministrativo molto illuminato avea presieduto a quella determinazione; — che quel governo opportunamente procedeva nel non esitare ad impegnare l’avvenire per provvedere al bisogno più evidente dall’epoca che corre; — che per non restare addietro nel moto generale notato in Germania e nell’Europa tutta in somma, esso pure così concorre a questa parte essenziale d’un generale ben inteso progresso 1

  1. Vuolsi attribuire gran parte del merito di siffatti illuminati provvedimenti all’attuale egregio e chiarissimo ministro delle finanze dell’impero, S.E. il conte di Kubek, presidente dell’imperiale real Camera aulica, uomo di Stato d’esimia abilità, il quale, dacchè presiede al governo economico della monarchia, vi ha fatto prova d’un ingegno e d’una previdenza non sempre notate prima in quello Stato, come si scorge da un libro assai inte-