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Il Francese
Carlo doveva osservare la carta secondo le parole di essa, e non aveva il diritto d’interpretarla.
Napoleone

E in pari modo la doveva osservare la Francia, la quale non aveva diritto d’insorgere contro il potere riservato al re di sciogliere le camere a suo talento.

Il Francese
Ognun vede che in questa parte la carta lasciava un vuoto, e aveva bisogno di essere perfezionata.
Napoleone
Sia pure così, ma l’aggiungere alla carta spettava al re che l’aveva donata, e frattanto la Francia doveva tenerla come l’aveva ricevuta dalla generosità spontanea del re.
Il Francese
Anche il re poteva tenersi la camera come gliel’aveva data la Francia.
Napoleone
Non era obbligato a farlo, e non poteva farlo senza scossa del trono, e quindi senza pericolo della Francia. Coloro intendevano di soggiogare il re esigendo sfacciatamente il congedo del ministero perchè attaccato alla causa del re, e se il re non piegava in faccia alla prepotenza della camera, avrebbero negata l’approvazione a tutte le imposte.
Il Francese
L’articolo 47 della carta garantiva alla camera il diritto di approvarle e di escluderle.
Napoleone
È vero, ma un governo senza tesoro e senza finanze non può reggere un giorno, e tanto era che la carta accordasse alla camera il diritto di ricusare tutte le imposte quanto era che le accordasse il potere di demolire il trono e distruggere la monarchia. Perciò quell’articolo 47 aveva bisogno di riforma, e senza la riforma di questo articolo non si poteva riformare il diritto illimitato del re di sciogliere la camera quando e come volesse.
Il Francese
E bene, sia come vi piace dello scioglimento della camera; ma il terzo editto del re fu una violazione aperta della carta, perchè distrusse tirannicamente la legge sulla elezione dei deputati, sostituendone un’altra dettata dal dispotismo.
Napoleone
Non è vero che l’editto del re distruggesse la legge sulle elezioni; la modificava soltanto

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