Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/129

Da Wikisource.

 1849  111

Vari dei Francesi si presentarono in uniforme di tiragliere, e, nell’uscire, gridarono: Viva la Repubblica Romana!


22. — Ieri sera due in camiciola si portarono alla locanda di Allemagna dove era Di Lesseps e chiesero di parlargli. I famigliari, essendo ora tarda, dissero non esser ciò possibile. Questi tentarono, colla forza, di entrare; ma furono respinti e dovettero andarsene.

Si osservò che fuori vi erano vari tiraglieri.

Da tale avvenimento, Di Lesseps non dubitò di asserire che egli era stato designato al pugnale dell’assassino.


Bollettino del Triumvirato:

24. — «Le truppe regie hanno sgombrato del tutto le nostre provincie. I trecento briganti che, guidati da Zucchi e da monsignor Badia, infestavano Frosinone, fuggiti precipitosamente da colà e giunti a Pontecorvo, ne sono stati respinti e spiegavano verso Ceprano; pugno di masnadieri che saranno schiacciati dai nostri.

» Nel momento che scrivo, Garibaldi, Masi e Manara sono in Frosinone; Roselli in Albano per la via di Roma. Grande lo scoraggiamento delle truppe napoletane ed il fermento nelle provincie del Regno.

» I commissarii inviati nelle provincie settentrionali dello Stato hanno raccolto per via, e fatto incorporare tra le fila di Arcioni tutti i drappelli de’ volontari che si dirigevano a Roma. Scrivono da Foligno, dove hanno pronto e bene ordinato un battaglione di 590