Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/215

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mostrati più afflitti e contristati, come dovrebbero, dei gravissimi eccessi commessi contro il Santo Padre e Compagni1. Ordina, quindi, che, in 14 chiese di Roma, si facciano preghiere ed atti di contrizione per tre giorni ed una per rione, promettendo, in ricompensa, agli accorrenti sette anni ed altrettante quarantene d’indulgenza, e per quei devoti che faranno qualche cosa di più anche l’indulgenza plenaria.

Oramai l’inferno può dirsi abolito negli Stati pontificii; indulgenza plenaria ai Francesi, indulgenza plenaria ai Romani: è una vera cuccagna spirituale».


22. — Ai 20 la Commissione militare condannò a morte un tal Belli Monticiano, reo di aver ferito un soldato francese nel dì 3 luglio.


1° Settembre. — Dappresso le notizie divulgatesi di un ultimatum della Francia, consentaneo ai co-

  1. Ecco alcune parole di questo documento che provano assai chiaro quale fosse l’opinione publica di Roma in quel tempo: «Pur troppo quanto pochi sono in Roma che sieno penetrati da tali sentimenti (cioè che si doveva pregare il Signore che non trattasse Roma secondo le sue colpe), quanti invece sono quelli che con occhio indifferente riguardano gli eccessi di ogni sorta commessi in questa infelice Città. La diffusione di tante massime contrarie alla Religione santissima che professiamo, la depravazione dei costumi, le violazioni dei Chiostri delle Sacre Vergini, le profanazioni e lo spogliamento delle Chiese, le persecuzioni contro i Ministri del Santuario, le uccisioni pur anche di non pochi Sacerdoti, le ingiurie scagliate in voce ed in iscritto contro il Sommo Pontefice, l’esecrande bestemmie proferite da tanti, e fin anche i sacrilegi contro ciò che vi ha di più santo nei nostri Tempj; questi eccessi, queste enormezze, non incontrano nella maggior parte dei Romani quell’orrore che meritano».