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7 Maggio. — Prosegue la partenza dei volontari per il Piemonte. Ultimamente sono partiti quaranta calzolai.

Nel giorno 1° corrente, si dice che ne sieno partiti circa un centinaio. Fra questi è un nepote del cav. De Cinque. Egli era sul punto di ammogliarsi. Gli mancava un impiego e l’ebbe pochi giorni innanzi nella strada ferrata. Sedotto da compagni, rinunziò all’impiego e ad una giovine promessa sposa che l’amava teneramente.

I volontari ricevono sussidi per il viaggio.

Il cassiere politico è il figlio del dovizioso Silvestrelli1.

Nel 1° giorno del corrente, parti per il Piemonte il duca Cesarini colla sua famiglia.

Poco dopo la partenza, si trovò scritto al suo portone: «Est locanda — appartamento d’affittarsi — le chiavi dal ministro di Sardegna».

Questa mattina sono partiti 180 volontari per il Piemonte. Fra questi sono venti studenti della Sapienza.

Gli studenti ingegneri sono in grande impegno per subire i loro esami. Appena lo avranno dato, ottanta ne partiranno per il Piemonte, superbi di unire all’ardore marziale il diploma del profitto scientifico. Essi subiranno nel Piemonte altro esame e quindi saranno ammessi al Battaglione Universitario che si sta organizzando, del quale ebbero il regolamento a stampa con apposito figurino.


  1. Quanto s’adoprasse, in quei giorni, Luigi Silvestrelli per la causa nazionale, di cui sì mostrò sempre tenerissimo, già abbiamo detto nella prima parte del presente lavoro.