Pagina:Diario di Nicola Roncalli.djvu/441

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 1861  415

»No, Eminentissimo, non sono pochi, ma è la grande maggioranza degli studenti, che, preoccupati al pari degli altri cittadini, dall’idea di patria e di nazionalità, diedero opera di proprio moto, e senza consiglio ed intervento di estranei, a quelle dimostrazioni patriottiche, tanto severamente punite in alcuni dei nostri colleglli creduti colpevoli!!!

»I pochi furon quelli che le avversarono, i cui nomi vennero appunto segnalati nella protesta che l’Eminenza Vostra ha voluto qualificare di illogica ed insensata.

» A fronte del linguaggio con cui venivano stimatizzate le nostre giuste querele, pur ci attendevamo di rinvenire, nel seguito dell’avvenuta notificazione, se non un assoluto oblio del passato, una qualche traccia almeno di benevola indulgenza, ponendo mente che nella giovinezza non sempre prevale il freddo calcolo alla ragione.

» Ma che! vi trovammo invece più decisa ed inasprita la minaccia, e quasi che non fossero già privati del beneficio della istruzione, per fatto della stessa Eminenza Vostra, ben più di venti giovani ed altri di essi gettati anche in prigione, si dichiara decisa di procedere, quasi cosa nuova, a tal sorta di punizione, dicendo di conoscer tutto, sapere i nomi dei colpevoli e che a carico loro non solo, ma anche contro i sospetti, procederebbe!

» Se con tali elementi possa essere ricondotta la calma nella mente di giovani irritati da ripetuti oltraggi, Roma ne farà giudizio. Intanto l’Eminenza Vostra esca d’inganno riguardo a supposte influenze estranee, sappia che le nostre proteste e dimostra-