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Il Governo spedi molti gendarmi ad occupare i passi principali.

Questi ebbero istruzione di arrestare i volontari e ricondurli in Roma. Nei giorni 6, 7 e 8 ne furono arrestati circa 30.

Si dice, generalmente, che alcuni uffiziali dello Stato Maggiore piemontese siansi introdotti, clandestinamente, in Roma e che il generale La Marmora, dopo tre giorni di permanenza, sia ripartito nella notte dai 7 all’8 corrente.


16. — Agli 8 corrente giunsero in Roma, e presero alloggio alla locanda Serny, due inglesi, uffiziali dei Cacciatori delle Alpi nelle truppe piemontesi1.

Il loro vestiario militare, il Governo cui appartengono e le piume di gallo ai loro bizzarri cappelli richiamarono la curiosità e la simpatia popolare, così che, appena comparvero al pubblico, furono circondati da moltitudine di gente.

Il Governo mandò a pregarli di fare qualche modificazione al loro uniforme e dimettere le piume.

Si assicura che nel giorno 9 corrente il Governo intimò l’esilio a dieci individui, tempo a partire sei giorni.

Tra questi vi sono:

Il sacerdote D. Giuseppe Muratori, cappellano della chiesa del Divino Amore, presso la piazza di Borghese, piemontese, e caudatario del cardinale Bofondi,


  1. Dei Bersaglieri.